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Organigramma

Viale Trento 69 - 09123 Cagliari

Christian Solinas
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Attività

Il decreto-legge n. 133 del 12 settembre 2014, recante ''Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive'', convertito con modificazioni dalla legge n. 164 dell’ 11 novembre 2014 e, in particolare, l'articolo 7, comma 2, ha stabilito che, a partire dalla programmazione 2015, le risorse destinate al finanziamento degli interventi in materia di mitigazione del rischio idrogeologico sono utilizzate tramite accordo di programma sottoscritto dalla Regione interessata e dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e che l'attuazione degli interventi è assicurata dal Presidente della Regione in qualità di Commissario di Governo contro il dissesto idrogeologico con i compiti, le modalità, la contabilità speciale e i poteri di cui all'articolo 10 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116. In data 4 novembre 2015 è stato sottoscritto l’Accordo di Programma per l’utilizzo delle risorse destinate al finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico individuati con D.P.C.M. 15 settembre 2015 (art. 7, comma 2, del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito con modificazioni dalla legge 11 novembre 2014, n. 164) col quale è stata destinata la somma di 25.300.000 euro a favore dell’intervento denominato 20IR007/G4 - Opere di mitigazione del rischio idraulico nel territorio comunale di Olbia. Vasche. Lotto I. Con l’Ordinanza n. 243/1 del 2 marzo 2016 il Presidente della Regione, in qualità di Commissario di Governo, ha nominato l’Assessore regionale dei lavori pubblici soggetto attuatore dell’Accordo di programma. Con l’Ordinanza n. 302/2 del 10 marzo 2016 il Soggetto attuatore del Commissario di Governo, per i propri compiti istituzionali, ha stabilito di avvalersi del supporto della struttura già istituita per l’attuazione dell’Accordo di programma del 23 dicembre 2010, coordinata dal Direttore del Servizio opere idriche e idrogeologiche della Direzione generale dei lavori pubblici.In data 23 dicembre 2010 è stato stipulato l’Accordo di programma tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare e la Regione Autonoma della Sardegna finalizzato alla programmazione e al finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico.
L’art. 5 del citato Accordo, dispone che per l’attuazione degli interventi ivi previsti i soggetti sottoscrittori si avvalgono di uno o più commissari straordinari di cui all’art. 17, comma 1, del decreto legge 30 dicembre 2009, n. 195, convertito con modificazioni dalla legge 26 febbraio 2010, n. 26, la cui nomina è stata disposta con il D.P.C.M. del 21 gennaio 2011.
A seguito dell’entrata in vigore del decreto legge n. 91 del 24 giugno 2014, convertito con modificazioni dalla legge n. 116 11 agosto 2014, il Presidente della Regione è subentrato, per gli interventi riguardanti la Regione Autonoma della Sardegna, nelle funzioni del commissario straordinario delegato per il sollecito espletamento delle procedure relative alla realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e nella titolarità delle relative contabilità speciali.
Per le attività di progettazione degli interventi, per le procedure di affidamento dei lavori, per le attività di direzione dei lavori e di collaudo, nonché per ogni altra attività di carattere tecnico-amministrativa connessa alla progettazione, all'affidamento e all'esecuzione dei lavori, ivi inclusi servizi e forniture, il Presidente della Regione, in qualità di Commissario Straordinario Delegato, può avvalersi, oltre che delle strutture e degli uffici regionali, degli uffici tecnici e amministrativi dei comuni, dei provveditorati interregionali alle opere pubbliche, nonché della società ANAS S.p.A., dei consorzi di bonifica e delle autorità di distretto, nonché delle strutture commissariali già esistenti, non oltre il 30 giugno 2015, e delle società a totale capitale pubblico o delle società dalle stesse controllate.
Con l’Ordinanza n. 36/16 del 23/12/2014 il Presidente della Regione, in qualità di Commissario Straordinario Delegato, ha istituito la struttura di supporto per l’attività commissariale che opera presso la sede del Servizio opere idriche e idrogeologiche della Direzione generale dei lavori pubblici, coordinata dal Direttore del Servizio medesimo.
Con l’Ordinanza n. 206/6 del 27/02/2015 il Presidente della Regione ha nominato l’Assessore regionale dei lavori pubblici soggetto attuatore dell’Accordo di programma.Gli Uffici della Presidenza della Regione svolgono l’attività di supporto per lo svolgimento delle competenze istituzionali del Presidente (il Presidente presiede la Giunta Regionale, ne dirige la politica generale e ne garantisce la collegialità, mantiene ed assicura l’unità di indirizzo politico e amministrativo, vigila sull’attuazione delle deliberazioni della Giunta, coordina l’attività degli Assessori e degli Enti Strumentali della Regione, riconducendo la loro azione all’indirizzo politico-amministrativo della Giunta) e hanno competenza in materia di:
- Coordinamento inter-assessoriale;
- Segreteria della Giunta;
- Rapporti con lo Stato, le Regioni, con l’Unione Europea ed Internazionali;
- Coordinamento Uffici Relazioni con il Pubblico dell’Amministrazione Regionale;
- Comunicazione Istituzionale;
- Regionale;
- Volontariato;
- Organi Enti strumentali, Istituti e Aziende regionali;
- Commissione Regionale Pari Opportunità;
- Elezioni Regionali;
- Attività legislativa e legale della Regione.
- Affari generali dell'Amministrazione Regionale.
- Riforma della Regione e degli Enti regionali.
- Affari e gestione del personale.
- Revisione della legislazione. Nell’ambito delle materie di competenza dell’Assessorato rientrano la riforma dell'assetto agro-pastorale, la produzione agricola ed allevamento del bestiame, l'assistenza tecnica, la valorizzazione e la tutela dei prodotti agricoli, la ricomposizione fondiaria, le bonifiche, trasformazioni e miglioramenti fondiari ed agrari, la programmazione della viabilità rurale, le incentivazioni creditizie, le funzioni amministrative sull'applicazione del regime delle quote latte (in particolare attività di indirizzo e monitoraggio sull'attuazione delle disposizioni normative e rapporti di natura non gestionale con l'Unione europea, Ministero per le politiche agricole alimentari e forestali, Agenzia per le erogazioni in agricoltura ed altre regioni), l'arboricoltura e forestazione produttiva e gli usi civici.• Controllo dell’inquinamento atmosferico, elettromagnetico e acustico;
• disinquinamento aree ad elevato rischio di crisi ambientale;
• gestione rifiuti e bonifica dei siti inquinati;
• valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.);
• salvaguardia e valorizzazione della flora e della fauna selvatica;
• regolamentazione dell’esercizio dell’attività venatoria;
• autorità ambientale.
• gestione fondi strutturali;
• foreste e parchi.
• prevenzione e repressione degli incendi;
• realizzazione di attività informative, educative e divulgative sullo stato dell’ambiente;
• rilascio degli atti autorizzatori e delle concessioni e indennizzi relativi alle materie di competenza;
• attività legate alla riduzione delle emissioni di CO2.
Con decreto n. 56 del 26 maggio 2014, l’Assessore è stato delegato all'esercizio delle funzioni in materia di protezione civile previste dall'art. 11, comma 6 della legge regionale 7 agosto 2009, n. 3.• Affari relativi all'ordinamento e circoscrizione dei Comuni, Province, Comunità montane e organismi comprensoriali;
• affari generali relativi al controllo sugli Enti locali;
• polizia locale, urbana e rurale;
• logistica, manutenzione degli stabili e degli impianti degli Uffici regionali;
• demanio e patrimonio;
• provveditorato regionale, cassa ed economato;
• recupero crediti, tributi ed entrate;
• animazione comunitaria rivolta agli Enti locali.
• piani regolatori generali e strumenti urbanistici di attuazione;
• cartografia e sistema cartografico;
• espropriazioni.L'Assessorato è competente in:
- materia di programmazione sanitaria, di indirizzo, coordinamento e controllo delle attività delle Aziende Sanitarie per l'erogazione dei livelli uniformi di assistenza nel campo della prevenzione collettiva, dell'assistenza sanitaria territoriale ed ospedaliera;
- cura l’integrazione sociosanitaria;
- cura l'acquisizione e la elaborazione di dati statistici ed epidemiologici nell'ambito del sistema informativo regionale in materia sanitaria;
- assicura il controllo di gestione, di qualità e quello sugli atti, relativi alle attività delle Aziende USL e delle Aziende Ospedaliere.;
- svolge funzioni di programmazione delle politiche sociali, di indirizzo e monitoraggio del sistema integrato dei servizi alla persona, nonché di verifica di conformità della programmazione locale agli indirizzi regionali. Registro regionale delle associazioni di promozione sociale. Attività connesse alla Consulta regionale della disabilità. Osservatorio per la povertà. Nomina delle guardie zoofile.- Produzione industriale.
- Miniere, cave e saline.
- Acque minerali e termali.
- Utilizzazione delle fonti energetiche.
- Programmazione delle infrastrutture industriali.
- Incentivazioni creditizie nelle materie di competenza dell'Assessorato.
- Promozione degli investimenti nel campo delle energie rinnovabili e in generale della cosiddetta Green economy.
- Programmazione e attuazione degli interventi nelle materie della difesa del suolo e delle risorse idriche, con esclusione del Servizio idrico integrato (programmi di spesa comunitari, nazionali e regionali);
- attività di vigilanza, istruttoria e controllo delle opere idrauliche di sbarramento (c.d. piccole dighe) comunque finanziate;
- programmazione e coordinamento degli interventi di viabilità statale e di viabilità di interesse regionale;
- programmazione e coordinamento interventi di prevenzione e soccorso del rischio idrogeologico;
- programmazione e coordinamento delle opere pubbliche di interesse degli enti locali (infrastrutture di trasporto di interesse locale, abbattimento barriere architettoniche, edilizia di culto, sanitaria, cimiteriale e più in generale edilizia di interesse locale);
- programmi integrati d'area e patti territoriali di pertinenza assessoriale;
- programmazione ed attuazione delle infrastrutture portuali di interesse regionale;
- programmazione ed attuazione degli interventi in materia di edilizia patrimoniale regionale e demaniale statale;
- programmazione e coordinamento degli interventi di edilizia residenziale pubblica;
- coordinamento attività di gestione del patrimonio abitativo residenziale;
- attività di controllo sulla gestione degli enti strumentali dell'assessorato;
- prezzario regionale opere pubbliche;
- unità tecnica regionale per i lavori pubblici (UTR), albo regionale appaltatori, elenchi di operatori economici per l’affidamento dei servizi tecnici di ingegneria, architettura e collaudo.
In ambito provinciale, attraverso gli uffici periferici (geni civili) vengono svolte le funzioni istruttorie e di attuazione degli adempimenti connessi alle materie di competenza assessoriale ed in particolare gli adempimenti inerenti le concessioni di derivazioni acque pubbliche e le autorizzazioni per opere idrauliche.
- Politiche attive del lavoro.
- Formazione Professionale. Interventi per favorire l'occupazione.
- Difesa dei diritti dei lavoratori.
- Cooperazione.
- Emigrazione.
- Immigrazione.
- Previdenza Sociale.
- Servizio civile sardo e nazionale.
- Agenzia Regionale del Lavoro.
Programmazione generale, predisposizione bilancio e finanziaria regionale, politiche del credito e rapporti con le istituzioni creditizie e finanziarie, politiche in materia di entrate tributarie e rapporti con l'Amministrazione finanziaria statale, monitoraggio e analisi della finanza regionale, Autorità di pagamento FERS, monitoraggio risorse assegnate agli enti locali, Patto di stabilità, partecipazioni azionarie.- Istruzione di ogni ordine e grado ed ordinamento degli studi.
- Scuole materne. Assistenza scolastica.
- Beni culturali. Biblioteche e Musei.
- Antichità e belle arti. Problemi della gioventù.
- Promozione e diffusione della cultura.
- Problemi dell'informazione e delle comunicazioni di massa.
- Spettacolo e sport.• Trasporti su linee automobilistiche, filoviarie e tranviarie.
• Trasporti ferroviari.
• Linee di Navigazione marittima ed aerea di interesse regionale.
• Attuazione degli interventi infrastrutturali pertinenti le varie modalità di trasporto previsti in singole disposizioni normative regionali di finanziamento.• Attività di promozione e propaganda per lo sviluppo turistico.
• Industria alberghiera.
• Programmazione delle infrastrutture di interesse turistico.
• Promozione e sviluppo delle attività artigiane.
• Commercio.
• Disciplina annonaria.
• Fiere e mercati.
• Incentivazioni creditizie nelle materie di competenza dell'Assessorato. L'Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro con sede a Cagliari (ex Agenzia regionale per il lavoro) ora denominata (ASPAL) è stata istituita con la legge regionale n. 9 del 17 maggio 2016, quale organismo tecnico della Regione dotato di personalità giuridica, autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale e contabile. All'ASPAL è attribuita l'erogazione dei servizi per il lavoro e la gestione delle misure di politica attiva connesse alle funzioni e ai compiti della Regione disciplinati dalla presente legge, nonché, tutti gli altri compiti in materia di lavoro a essa affidati dalla Giunta regionale. L'ASPAL svolge la propria attività in conformità alla programmazione regionale e agli indirizzi deliberati dalla Giunta regionale ed è soggetta al controllo e alla vigilanza. Sulla base degli indirizzi l'Assessore competente in materia di lavoro assegna all'Agenzia, con proprio decreto, gli obiettivi e le risorse e definisce le modalità di verifica del raggiungimento dei risultati. L'Agenzia è articolata in uffici territoriali aperti al pubblico denominati Centri per l'impiego (Tzentros pro s'impreu) nei quali confluiscono i Centri dei servizi per il lavoro (CSL), già istituiti presso le province, i Centri servizi inserimento lavorativo (CESIL), già istituiti presso i comuni e le agenzie di sviluppo locale. Essi erogano i servizi per il lavoro e le misure di politica attiva e rappresentano poli territoriali nei quali possono convergere una pluralità di servizi anche di natura socio-assistenziale e previdenziale. L'ASPAL svolge, nell'ambito della Rete nazionale dei servizi per le politiche del lavoro, le funzioni di collegamento con l'Agenzia nazionale ANPAL. L'Agenzia, nell'esercizio delle sue funzioni, può operare in regime di convenzione con le università e con qualificati organismi di ricerca pubblici e privati e, su richiesta di soggetti pubblici o privati, è autorizzata a svolgere servizi non istituzionali con oneri a carico dei richiedenti. L'Agenzia, attraverso i centri per l'impiego, eroga i servizi per l'inserimento o reinserimento lavorativo delle persone disoccupate o a rischio di disoccupazione, dei lavoratori beneficiari di strumenti di sostegno al reddito in costanza di rapporto di lavoro e occupati in cerca di nuova occupazione e delle imprese. In particolare, i centri per l'impiego svolgono le seguenti attività:
• presa in carico, profilazione per la determinazione del profilo personale di occupabilità, analisi delle competenze in relazione alla situazione del mercato del lavoro locale e orientamento di base;
• stipula del patto di servizio personalizzato;
• ausilio alla ricerca di una occupazione, anche con sessioni di gruppo, entro tre mesi dalla registrazione;
• orientamento specialistico e individualizzato, mediante bilancio delle competenze e analisi degli eventuali fabbisogni in termini di formazione, proposte di lavoro o altre misure di politica attiva, con riferimento all'adeguatezza del profilo alla domanda di lavoro;
• orientamento e assistenza all'autoimpiego e all'attività di lavoro autonomo e tutoraggio per le fasi successive all'avvio dell'impresa e gestione, anche in forma indiretta, dei relativi incentivi;
• avviamento alla formazione ai fini della qualificazione e riqualificazione professionale, dell'autoimpiego e dell'inserimento lavorativo;
• accompagnamento al lavoro, anche attraverso l'utilizzo dell'assegno di ricollocazione;
• promozione di esperienze lavorative ai fini di un incremento delle competenze, anche mediante lo strumento del tirocinio, dell'apprendistato e di iniziative di mobilità nazionale e transnazionale;
• gestione di incentivi alla mobilità territoriale;
• gestione di strumenti finalizzati alla conciliazione dei tempi di lavoro con gli obblighi di cura nei confronti di minori o di soggetti non autosufficienti;
• promozione di prestazioni di pubblica utilità ai sensi dell'articolo 30;
• attivazione di servizi mirati a favore delle fasce deboli;
• fornitura di servizi alle imprese quali, tra gli altri, la facilitazione dell'incontro tra domanda e offerta di lavoro, l'assistenza alla preselezione in ragione dei fabbisogni professionali, l'accesso agli incentivi e la rilevazione e l'analisi dei fabbisogni occupazionali e formativi;
• individuazione delle imprese attrattive per il mercato del lavoro regionale alle quali fornire servizi individualizzati;
• tutti gli altri compiti in materia di servizi per il lavoro e politiche attive a essi affidati dall'Agenzia.
I centri per l'impiego inoltre:
• svolgono i compiti e le funzioni previste dalla legge n. 68 del 1999, e successive modifiche ed integrazioni, garantendo i servizi per il collocamento mirato delle persone con disabilità;
• provvedono all'avviamento a selezione presso le amministrazioni pubbliche del personale da adibire a qualifiche per le quali è richiesto il solo requisito della scuola dell'obbligo (legge n. 56 del 1987, art. 16)
Sono organi dell'Agenzia:
• il direttore dell'Agenzia;
• il collegio dei revisori dei conti. E.R.S.U., l'ente regionale per il diritto allo studio universitario di Cagliari, istituito con legge regionale n. 37 del 14 settembre 1987,ha personalità giuridica di diritto pubblico ed è dotato di autonomia amministrativa, contabile e gestionale. L'Ente di Cagliari ha il compito di assistere gli studenti universitari che frequentano i corsi istituiti dall'Ateneo cagliaritano. Il fine istituzionale dell'ente è quello di realizzare interventi per la promozione e l’accesso ai corsi universitari e post universitari e permettere il raggiungimento dei più alti gradi d’istruzione e di preparazione professionale agli studenti più capaci e meritevoli, con incentivi economici, interventi di carattere sociale, orientamento verso Facoltà, istituti di istruzione superiore, corsi post universitari, in armonia con gli indirizzi della programmazione regionale e in collaborazione con le università. L'attività istituzionale dell' Ersu è regolata da norme che trovano la loro fonte nella Costituzione la quale, all'art. 34, afferma che gli studenti capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. Questo diritto viene reso effettivo con l'erogazione di borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze attribuite per concorso. All'inizio di ogni anno accademico vengono pubblicati i bandi di concorso per l'erogazione delle borse di studio, i prestiti d'onore, i posti alloggio, la mensa, e i contributi monetari in favore della mobilità, l'orientamento, le integrazioni di esperienze formative, i contributi per i trasporti e i fondi per le attività culturali, attraverso il coordinamento del Ministero dell'Istruzione. Gli organi dell'ente sono: il consiglio di amministrazione; il collegio dei revisori dei conti.E.R.S.U., l'ente regionale per il diritto allo studio universitario di Sassari, istituito con legge regionale n. 37 del 14 settembre 1987,ha personalità giuridica di diritto pubblico ed è dotato di autonomia amministrativa, contabile e gestionale.
L'ente ha lo scopo di attuare e promuovere gli interventi per il diritto allo studio universitario a favore degli studenti capaci e meritevoli iscritti all'Università degli studi di Sassari, al Conservatorio di Musica, all' Accademia di Belle Arti e all'Istituto superiore di Scienze religione.
Gli interventi dell'Ersu consistono sia in azioni specifiche, che si attuano per concorso, per studenti capaci e meritevoli ma in condizioni economiche disagiate, che in servizi rivolti alla generalità degli studenti universitari.
Gli organi dell'ente sono:
• il consiglio di amministrazione;
• il collegio dei revisori dei conti.
Il Consiglio di Amministrazione è l’organo esclusivo di conduzione politico – strategica nelle materie finalizzate all'assistenza e al sostegno degli studi universitari e per la loro attuazione affidate dalla legislazione vigente all’ERSU di Sassari.
Il Collegio dei Revisori dei Conti, composto da tre membri eletti dal Consiglio regionale fra gli iscritti nel registro dei revisori contabili, vigila sulla regolarità contabile e finanziaria della gestione dell’ERSU di Sassari.L’Enas è l’ ente pubblico non economico strumentale della Regione che gestisce il sistema idrico multisettoriale dell’isola. Creato con la Legge regionale n. 19 del 2006 che ha trasformato l’Ente Autonomo del Flumendosa (istituito con Regio Decreto Legislativo n. 498 del 17 maggio 1946) integrandolo e potenziandolo con importanti opere idrauliche e con il contributo di esperienza e capacità del personale proveniente dal soppresso ESAF (Ente Sardo Acquedotti e Fognature) e dai Consorzi di Bonifica.
L’Enas si occupa di:
- gestione unitaria del sistema idrico multisettoriale regionale sia in modo diretto che indiretto;
- progettazione, realizzazione, gestione dei relativi impianti ed opere, manutenzione ordinaria e straordinaria e valorizzazione delle infrastrutture, degli impianti e delle opere, del sistema idrico multisettoriale regionale;
- predisposizione dei programmi di interventi e del relativo piano finanziario inerenti al servizio di approvvigionamento idrico multisettoriale regionale;
- riscossione dei corrispettivi per il recupero dei costi del servizio idrico, per il sistema di approvvigionamento multisettoriale dell'acqua all'ingrosso, dalle utenze idriche settoriali sulla base del Piano di recupero dei costi;
- progettazione, realizzazione, gestione di impianti di produzione di energia idroelettrica e, in generale, di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili finalizzati alla riduzione dei costi di produzione ed erogazione della risorsa idriche del sistema multisettoriale regionale;
- monitoraggio qualitativo dei corpi idrici direttamente gestiti appartenenti al sistema multisettoriale, per la salvaguardia e il miglioramento del livello qualitativo della risorsa idrica per le diverse finalità d'uso;
- promozione, sviluppo e partecipazione ai programmi di cooperazione internazionale nell'ambito delle attività specifiche oggetto dei propri compiti istituzionali;
- promozione, sviluppo e partecipazione a programmi e progetti volti a favorire lo sviluppo e la cultura della risorsa idrica nell'ambito nazionale e regionale;
- espletamento di ulteriori compiti, funzioni e attività conferiti dalla Regione, dagli enti locali e da altri soggetti pubblici e privati, in ambito nazionale ed internazionale, coerenti con la propria attività e con riferimento alle attività di realizzazione delle opere pubbliche.
Consiglio di amministrazione: vacante

Comitato Tecnico Scientifico
Presidente: Dott.ssa Anna Paola Mura - Commissario Straordinario dell’Isre
Componenti: Prof.ssa Tatiana Maria Antonia Cossu, Prof. Dino Gesuino Manca, Prof. Marco Lutzu

L'Istituto Superiore Regionale Etnografico (ISRE), istituito con la legge regionale n. 26 del 5 luglio del 1972; ha sede a Nuoro e, in quanto centro di ricerca sui movimenti reali che hanno come fine il progresso economico, sociale, politico e culturale della Sardegna si propone principalmente:
• di promuovere lo studio della vita dell'Isola nelle sue trasformazioni, nelle sue manifestazioni tradizionali e nelle relazioni storicamente intrattenute con i popoli dell'area mediterranea;
• di raccogliere la documentazione idonea alla conservazione, allo studio, alla divulgazione delle attività produttive, della vita popolare della Sardegna e del suo patrimonio etnografico;
• di promuovere la conoscenza della lingua, delle tradizioni popolari e della storia della Sardegna, attraverso tutte quelle iniziative e manifestazioni culturali (convegni, seminari, stages, nazionali ed internazionali, inchieste sul campo, ecc.) da esso ritenute idonee;
• di promuovere con iniziative adeguate i rapporti con istituzioni nazionali ed internazionali aventi come finalità la salvaguardia dei patrimoni regionali nei processi di aggregazione internazionale e di fronte ai fenomeni di rapida trasformazione;
• di favorire la conoscenza degli usi, delle tradizioni popolari e della storia di quelle popolazioni dell'area mediterranea che hanno avuto e hanno con la Sardegna comunità di interessi culturali. (Art. 1 del D.P.G. 14 maggio 1975, n. 144) .
In particolare, porta avanti la propria missione istituzionale attraverso un'articolata serie di compiti e attività:
• gestione e cura del Museo regionale della Vita e delle Tradizioni popolari sarde, del Museo Deleddiano/Casa natale di Grazia Deledda a Nuoro;
• gestione e cura del Museo Deleddiano/Casa natale di Grazia Deledda;
• gestione e cura del Museo Etnografico Regionale /Collezione Luigi Cocco;
• gestione e cura della Biblioteca specialistica di carattere etnoantropologico e museologico e dell'Archivio storico di Nuoro;
• gestione e cura della Cineteca e Archivio fotografico d'antropologia visuale;
• organizzazione del SIEFF/Festival internazionale biennale di film etnografici e il SIEFF in Tour;
• organizzazione dell'ETNU/Festival italiano dell'Etnografia;
• organizzazione di mostre, convegni e incontri di studio sui temi di interesse istituzionale anche in collaborazione con altri organismi scientifici e culturali, sia a Nuoro che in diverse altre località non solo sarde;
• studi e ricerche condotte direttamente o mediante collaborazioni con le Università sarde ed extraisolane, anche attraverso l'erogazione di borse di studio;
• consulenza e assistenza scientifiche, gratuite, alle amministrazioni e associazioni locali nell'ambito delle iniziative museali d'interesse etnografico e in generale nelle materie d’interesse istituzionale;
• produzione audiovisiva e cinematografica principalmente incentrata sulla vita e sulla cultura tradizionali della Sardegna, sia attraverso il proprio personale sia mediante coproduzioni;
• organizzazione di AViSa (Antropologia Visuale in Sardegna): concorso annuale riservato ad autori e antropologi sardi che non abbiano superato i 40 anni d’età;
• organizzazione della Giornata Deleddiana e del Certamen Deleddiano;
• produzione editoriale, finalizzata prioritariamente a rendere fruibili i risultati degli studi e delle ricerche promossi dall'ente, a diffondere la conoscenza del proprio patrimonio museale ed a documentare lo studio del mondo popolare della Sardegna in ambito Mediterraneo;
• collaborazione al Catalogo regionale dei Beni culturali di interesse demoetnoantropologico.L'Istituto zooprofilattico sperimentale (IZS) svolge attività di ricerca scientifica sperimentale veterinaria, di accertamento dello stato sanitario degli animali e di salubrità dei prodotti di origine animale. La Regione definisce nella programmazione sanitaria gli obiettivi generali, le priorità e l'indirizzo per l'attività dell'Istituto zooprofilattico sperimentale, prevedendo inoltre le modalità di raccordo con i dipartimenti di prevenzione delle ASL, con l'Agenzia regionale della sanità, con l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Sardegna (ARPAS), nonché con le istituzioni o aziende di sviluppo e di ricerca sperimentali zootecniche presenti sul territorio regionale. L'Istituto zooprofilattico sperimentale, conformemente a quanto stabilito dal decreto legislativo n. 270 del 1993, e dal decreto ministeriale n. 190 del 1994, provvede in via primaria ai seguenti compiti:
a) ricerca sperimentale sulla eziologia, patogenesi e profilassi delle malattie infettive e diffusive degli animali;
b) servizio diagnostico delle malattie degli animali e delle zoonosi;
c) accertamenti analitici e supporto tecnico-scientifico ed operativo necessari alle azioni di polizia veterinaria e all'attuazione dei piani di profilassi, risanamento ed eradicazione;
d) ricerca in materia di igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche e supporto tecnico-scientifico ed operativo per le azioni di difesa sanitaria e di miglioramento delle produzioni animali;
e) supporto tecnico-scientifico ed operativo all'azione di farmaco-vigilanza veterinaria;
f) sorveglianza epidemiologica nell'ambito della sanità animale, igiene delle produzioni zootecniche, igiene degli alimenti di origine animale, anche mediante l'attivazione di centri epidemiologici;
g) esecuzione degli esami e delle analisi necessari all'attività di controllo sugli alimenti di origine animale;
h) esecuzione degli esami e delle analisi necessari all'attività di controllo sull'alimentazione animale;
i) studio e sperimentazione di tecnologie e metodiche necessarie al controllo sulla salubrità degli alimenti di origine animale e dell'alimentazione animale;
l) formazione del personale specializzato nel campo della zooprofilassi, anche presso istituti e laboratori di paesi esteri;
m) attuazione di iniziative statali o regionali, anche in collaborazione con l'università, per la formazione, l'aggiornamento e la specializzazione di veterinari e di altri operatori;
n) effettuazione di ricerche di base e finalizzate per lo sviluppo delle conoscenze nell'igiene e sanità veterinaria, secondo programmi e anche mediante convenzioni con università e istituti di ricerca italiani e stranieri, nonché su richiesta dello Stato, di regioni ed enti pubblici e privati;
o) cooperazione tecnico-scientifica con istituti anche esteri del settore veterinario;
p) elaborazione ed applicazione di metodi alternativi all'impiego di modelli animali nella sperimentazione scientifica in collaborazione con l'università;
q) informazione, promozione, consulenza e assistenza ai soggetti istituzionali preposti per la bonifica zoosanitaria e per lo sviluppo ed il miglioramento igienico e nutrizionale delle produzioni animali;
r) attività di supporto tecnico-scientifico e di ricerca nell'ambito della sicurezza alimentare;
s) produzione, commercializzazione e distribuzione di medicinali e prodotti occorrenti per la lotta contro le malattie degli animali e utili all'espletamento delle funzioni di sanità pubblica veterinaria, su incarico dello Stato e della Regione; t) assolvimento di ogni altro compito di interesse veterinario che gli venga demandato dalla Regione o dallo Stato, compresa la collaborazione con gli Uffici veterinari ministeriali per gli adempimenti comunitari (UVAC) e i Posti ispezione frontaliera (PIF). L'Istituto zooprofilattico sperimentale opera come strumento tecnico scientifico e di supporto operativo della Regione nell'ambito dei piani nazionali per la profilassi delle epizoozie nonché nell'ambito dei piani di risanamento, miglioramento ed incremento della zootecnia e delle produzioni disposti dalla Regione. L'Istituto zooprofilattico sperimentale contribuisce al funzionamento dell'Osservatorio epidemiologico veterinario regionale, anche tramite proprio personale tecnico. L'Istituto zooprofilattico è integrato nel Sistema informativo sanitario integrato regionale (SISAR). L’Agenzia regionale Conservatoria delle coste della Sardegna, istituita con la legge regionale n. 2 del 29 maggio 2007, art. 16, ha personalità giuridica di diritto pubblico ed è dotata di autonomia regolamentare, finanziaria, organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile e gestionale. L'Agenzia ha la finalità di salvaguardare, tutelare e valorizzare gli ecosistemi costieri e la gestione integrata delle aree costiere di particolare rilevanza paesaggistica ed ambientale.
In particolare, le funzioni dell'Agenzia riguardano:
- il coordinamento delle iniziative regionali in materia di gestione integrata delle zone costiere nei rapporti con le altre regioni italiane e con le autorità locali dei paesi rivieraschi del Mediterraneo;
- il coordinamento delle iniziative in materia di gestione integrata delle zone costiere poste in essere dall'amministrazione regionale, dagli enti locali e dagli organismi di gestione di aree protette o di
altre aree e siti di interesse comunitario;
- la promozione e diffusione delle tematiche relative alla tutela ambientale e paesaggistica ed allo sviluppo sostenibile delle aree costiere;
- l’elaborazione degli indirizzi e criteri generali degli interventi in materia di protezione ed osservazione delle zone costiere (legge regionale 9/2006, art. 43, comma 1 lett. a);
- l’esercizio del diritto di prelazione sugli atti di vendita di terreni ed immobili e l’acquisizione a titolo gratuito degli immobili relativamente ai beni che ricadono nella fascia costiera dei due chilometri dal mare;
- l’esproprio e/o l’acquisto di aree e beni immobili la cui qualità ambientale, paesaggistica e culturale è tale da ritenere necessaria la loro conservazione e salvaguardia;
- l’esercizio delle competenze regionali in materia di demanio marittimo e costiero nelle aree demaniali immediatamente prospicienti le aree di conservazione costiera e sui singoli beni ad esso affidati;
- l’esercizio delle competenze demandate alla Regione, per i beni del patrimonio culturale immobiliare ricadenti nelle aree di conservazione costiera ad essa affidate;
- attivare forme di collaborazione con i Comuni singoli o associati al fine di; - garantire la predisposizione dei piani di valorizzazione delle terre civiche, aventi ad oggetto gli ambiti costieri, in coerenza con
le finalità dell’Agenzia; - privilegiare l’adozione degli atti di disposizione dei terreni civici ove ricompresi negli ambiti costieri, a favore dell’Agenzia.
- determinare forme e strumenti di collaborazione e reciproca informazione con il sistema delle autonomie e con le altre istituzioni ed enti preposti alla gestione del territorio.
Gli organi dell'Agenzia sono:
- il Direttore esecutivo;
- il Comitato scientifico;
- il Collegio dei revisori dei Conti.

L'Agenzia per la ricerca in agricoltura della Regione autonoma della Sardegna, denominata AGRIS Sardegna, istituita con legge regionale 13 del 2006, è la struttura tecnico-operativa della Regione per la ricerca scientifica generale nelle filiere agricole, agro-industriale e forestale. Ha personalità giuridica di diritto pubblico, è dotata di autonomia finanziaria, organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile e gestionale.
In particolare Agris Sardegna svolge i seguenti compiti:
a) sviluppa percorsi di innovazione tecnologica e organizzativa appropriati alle specificità delle realtà locali in cui essi vengono applicati e in grado di favorire la competitività dei sistemi territoriali di impresa;
b) sostiene obiettivi di qualificazione competitiva dei sistemi agricoli, agroindustriali, silvoforestali attraverso il trasferimento dei risultati ottenuti alle imprese, in collaborazione con le Agenzie regionali e con altri soggetti pubblici e privati preposti a tali funzioni;
c) presta, a richiesta, consulenza alle istituzioni e ad altri organismi nazionali ed internazionali, nel quadro di accordi stipulati con gli stessi e approvati dalla Giunta regionale;
d) fornisce, a richiesta, consulenza scientifica e tecnologica alle imprese che operano nei settori di competenza;
e) favorisce l’integrazione delle conoscenze provenienti da differenti ambiti di ricerca e stimola sinergie con le attività di ricerca a carattere regionale, nazionale, comunitario e internazionale, anche al fine di assicurare tempestività nel trasferimento dei risultati;
f) promuove il dibattito su temi scientifici di particolare interesse per il sistema delle imprese agricole, agroindustriali, forestali della Sardegna;
g) promuove e sviluppa rapporti con le istituzioni, con le rappresentanze della comunità scientifica e tecnologica, delle parti sociali ed anche dell’associazionismo e del terzo settore;
h) collabora con le Università, il CRA, il CNR e con altre istituzioni pubbliche o private di ricerca e assistenza tecnica nazionali o internazionali per la realizzazione di programmi di ricerca scientifica e di sviluppo tecnologico congiunti ovvero, sulla base di apposite convenzioni, secondo quanto dettagliato nel regolamento di organizzazione e funzionamento;
i) collabora con le Università, le Imprese e le Istituzioni di formazione superiore prevalentemente Sarde, ma anche nazionali e internazionali, alla formazione e all'alta formazione del personale scientifico e tecnico nonché concorre, attraverso appositi programmi o convenzioni, con i su elencati soggetti, al trasferimento dei risultati della ricerca e delle abilità tecnologiche a studenti, laureati e ricercatori anche attraverso propri programmi di assegnazione o di cofinanziamento di borse di dottorato di ricerca o di altra forma di sostegno allo studio;
j) svolge, nel rispetto delle norme che regolano i principi di libera e leale concorrenza e sulla base di apposite convenzioni, attività di ricerca per conto delle imprese dei settori agricolo, agroindustriali, forestale;
k) svolge attività scientifica di supporto alla certificazione di qualità delle produzioni locali della Sardegna; l) elabora, con metodologie scientifiche, i dati di filiera dei settori agricolo, agroindustriale, forestale e, in collaborazione con LAORE Sardegna, redige appositi rapporti;
m) instaura, sulla base di convenzioni quadro approvate dalla Giunta Regionale, rapporti di collaborazione, consulenza, servizio e promozione con Agenzie, enti regionali, enti locali e altre pubbliche amministrazioni;
n) supporta, sotto l’aspetto scientifico, le funzioni fitosanitarie regionali e predispone studi scientifici e di sviluppo tecnologico su richiesta dell’Amministrazione regionale per le materie di competenza.
Sono organi dell’Agenzia:
- il Direttore generale con funzioni di direzione e coordinamento;
- il Comitato scientifico con ruolo di indirizzo e coordinamento il Collegio dei revisori che provvede alla vigilanza sulla regolarità contabile e finanziaria.L'Agenzia regionale per l’attuazione dei programmi in campo agricolo e per lo sviluppo rurale, denominata LAORE Sardegna, è stata istituita con la legge regionale n. 13 del 2006.
Promuove lo sviluppo dell’agricoltura e delle risorse ittiche, lo sviluppo integrato dei territori rurali, la compatibilità ambientale delle attività agricole; favorisce la multifunzionalità delle aziende agricole, le specificità territoriali, le produzioni di qualità e la competitività sui mercati. A tal fine l’Agenzia:
• fornisce assistenza tecnica a soggetti sia pubblici che privati, nel rispetto delle norme che regolano i principi di libera e leale concorrenza;
• cura l’informazione, la divulgazione, la valorizzazione e la formazione nel settore dell’agricoltura, della zootecnia e delle risorse ittiche;
• coordina l’attività di integrazione all'interno delle filiere agricole e delle risorse ittiche, dei distretti agroalimentari e dei distretti rurali;
• favorisce la valorizzazione delle produzioni agroalimentari, delle biodiversità regionali e dei prodotti tipici;
• promuove la diffusione della cultura d’impresa;
• agisce da intermediario tra il sistema produttivo e la ricerca al fine di favorire un efficace trasferimento sul territorio delle innovazioni di processo e di prodotto nonché trasferire alle istituzioni deputate alla ricerca le esigenze evidenziate dal sistema delle imprese;
• promuove e divulga l’attuazione delle normative relative alla disciplina delle coltivazioni, degli allevamenti e delle risorse ittiche, all'igiene delle produzioni agricole e alla tutela dell’ambiente, all'adozione di marchi di tutela dell’origine delle produzioni agricole ;
• promuove e partecipa, anche in accordo con altri enti e soggetti pubblici e privati, a progetti di interesse regionale, interregionale, nazionale e comunitario in materia di servizi di sviluppo agricolo integrato, nell'ambito di accordi di programma e di apposite convenzioni, privilegiando forme di progettazione partecipata e di associazionismo tra imprese;
• svolge ogni altro compito affidatole dalla Regione nell'ambito della programmazione regionale agricola;
• svolge i compiti di cui alla legge regionale 6 settembre 1976, n. 44 (Riforma dell’assetto agro-pastorale) e, ad esaurimento, i compiti assegnati dalla legge di riforma fondiaria.
L’Agenzia può, sulla base di convenzioni quadro approvate dalla Giunta regionale, instaurare rapporti di collaborazione, consulenza, servizio e promozione con le altre pubbliche amministrazioni e con le Agenzie.
L’Agenzia può, mediante apposite convenzioni, istituire forme di collaborazione con soggetti pubblici e privati già operanti nel campo dell’assistenza tecnica a favore degli imprenditori agricoli, zootecnici e del settore delle risorse ittiche.
L’Agenzia inoltre ha il compito di:
• promuovere la divulgazione a favore di operatori e delle imprese di norme, regolamenti, bandi, procedure regionali, nazionali e comunitarie a supporto dell’applicazione delle politiche regionali di comparto, di filiera e per lo sviluppo rurale;
• promuovere forme di aggregazione delle produzioni agroalimentari;
• fornire assistenza tecnologica a supporto dei processi di trasformazione dei prodotti;
• curare la raccolta e l’elaborazione dei dati statistici nel comparto agricolo e di quello delle risorse ittiche;
• svolgere il ruolo di autorità designata allo svolgimento di interventi di consulenza aziendale;
• fornire, attraverso lo strumento dello sportello unico informazione e assistenza nella presentazione di pratiche e istanze;
• svolgere, attraverso lo strumento dello sportello unico, il ruolo di front-office dell’Amministrazione Regionale nei procedimenti, fornendo informazioni sullo stato degli stessi;
• fornire supporto alle Amministrazioni Locali nella attuazione di programmi e progetti di sviluppo territoriali anche attraverso la partecipazione a processi di progettazione integrata di filiera e di territorio e ogni forma di programmazione negoziata;
• svolgere attività di assistenza tecnica per lo sviluppo del comparto dell’acquacoltura e della pesca;
• promuovere lo sviluppo agricolo e rurale anche attraverso un utilizzo razionale del suolo e delle risorse idriche, in un contesto di compatibilità ambientale delle attività agricole.L'Agenzia regionale per la gestione e l'erogazione degli aiuti in agricoltura , istituita con la legge regionale n. 13 del 2006, è lo strumento tecnico - specialistico che supporta l'Amministrazione regionale in materia di politiche agricole, pesca e acquacoltura, svolgendo tutte le funzioni ed i compiti ad essa attribuite in materia. L'Agenzia esercita le funzioni di organismo pagatore dei fondi agricoli comunitari Feasr e Feaga. In particolare, in qualità di organismo pagatore regionale, l'Agenzia svolge le funzioni di seguito elencate:
a) raccolta, gestione e istruttoria delle domande di aiuto/pagamento dei fondi agricoli comunitari Feaga e domande di pagamento dei fondi agricoli comunitari Feasr per l'autorizzazione dei relativi pagamenti, fissando gli importi da erogare ai richiedenti, conformemente alla normativa comunitaria;
b) esecuzione dei pagamenti dei fondi agricoli comunitari Feasr e Feaga per erogare ai richiedenti l'importo autorizzato;
c) contabilizzazione dei pagamenti per registrare (in formato elettronico) gli stessi nei conti dell'organismo, riservati distintamente alle spese del Feaga e del Feasr e preparazione di sintesi periodiche di spesa, incluse le dichiarazioni mensili, trimestrali (per il Feasr) e annuali destinate alla Commissione; nei conti vanno altresì registrati gli attivi finanziati dai Fondi, segnatamente per quanto concerne le scorte d'intervento, gli anticipi non liquidati, le cauzioni e i debitori;
d) attività ispettive e di controllo degli aiuti dei fondi agricoli comunitari Feaga e Feasr;
e) attività di controllo interno di Argea organismo pagatore e soggetti delegati.
Inoltre, l'Agenzia, nello svolgimento delle funzioni di organismo pagatore:
a) assicura il raccordo operativo con l'Amministrazione regionale, con l'Amministrazione statale, con l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) e con la Commissione europea;
b) assicura il raccordo con l'Amministrazione statale e con AGEA relativamente alle anticipazioni di cassa;
c) predispone le periodiche relazioni alla Giunta regionale, all’AGEA e alla Commissione europea sull'andamento della gestione;
d) gestisce il fascicolo aziendale, la cui gestione può essere delegata ad altri soggetti.
L'Agenzia, nell'esercizio delle sue funzioni di organismo pagatore regionale opera esclusivamente secondo quanto disposto dalle norme comunitarie e nazionali in materia di organismo pagatore dei fondi comunitari agricoli Feasr e Feaga. L'Agenzia ha altresì la competenza in materia di ricezione, autorizzazione, liquidazione e controllo delle domande di aiuto inoltrate dalle imprese agricole e ittiche in ambito regionale, nonché ogni altra attività gestionale ed ispettiva specificamente demandata dalla Giunta regionale.
L'Agenzia esercita funzioni ispettive e di controllo in materia agricola, sulla base delle direttive impartite dall'Assessorato competente in materia di agricoltura.
L'Agenzia, sulla base delle direttive impartite dalla Giunta regionale, gestisce l'anagrafe delle aziende agricole e il registro degli aiuti, unitamente ad elenchi, albi e registri istituiti con norma comunitaria, nazionale e regionale.
L'Agenzia gestisce le banche dati relative ai potenziali di produzione nei settori regolamentati dalla normativa comunitaria.
Sono organi dell’Agenzia:
il Direttore generale con funzioni di direzione e coordinamento e competenze amministrative, finanziarie e di bilancio previste dalle norme comunitarie, nazionali e regionali ;
il Collegio dei revisori che provvede alla vigilanza sulla regolarità contabile e finanziaria.L'Arpas, istituita con la legge n. 6 del 2006, è un'agenzia regionale che opera per la promozione dello sviluppo sostenibile e per la tutela e miglioramento della qualità degli ecosistemi naturali e antropizzati. L'Agenzia è l'organo tecnico che supporta le autorità competenti in materia di programmazione, autorizzazione e sanzioni in campo ambientale, a tutti i livelli di governo del territorio: la competenza tecnico-scientifica è la sua componente distintiva e qualificante. L'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Sardegna esercita in particolare funzioni di:
• controllo delle fonti di pressioni ambientali determinate dalle attività umane che, prelevando risorse ed interagendo con l’ambiente circostante, producono degli impatti sull'ambiente (scarichi, emissioni, rifiuti, sfruttamento del suolo, radiazioni, ecc.);
• monitoraggio dello stato dell'ambiente determinato dal livello di qualità delle diverse matrici (acqua, aria, suolo, ecc.);
• supporto tecnico alla pubblica amministrazione nel definire le risposte messe in atto per fronteggiare le pressioni e migliorare così lo stato dell'ambiente (Piani, progetti, ecc.).
Ai sensi della Legge Regionale n. 6/2006 sono organi dell’Agenzia:
• Comitato regionale di coordinamento
• Direttore generale
• Collegio dei revisori dei conti.
Il Comitato regionale di coordinamento è nominato con Decreto del Presidente della Regione e resta in carica per il periodo coincidente con la legislatura regionale; è composto dall'Assessore regionale della Difesa dell'ambiente (Presidente), dall'Assessore regionale dell'Igiene e sanità e dell'assistenza sociale e da tre componenti in rappresentanza degli enti locali designati dal Presidente del Consiglio delle autonomie locali.
Il Direttore generale è nominato con Decreto del Presidente della Regione previa Deliberazione della Giunta regionale.
Il Collegio dei revisori dei conti è nominato con Decreto del Presidente della Regione previa Deliberazione della Giunta regionale, dura in carica cinque anni ed è composto da tre membri iscritti al Registro dei Revisori ufficiali.
L'ARPAS si articola in una Struttura centrale, in cinque Dipartimenti territoriali e in due Dipartimenti specialistici. La Struttura centrale è costituita dalla Direzione Generale, deputata al presidio dei processi strategici, dall’Area Tecnico Scientifica e dall’Area Amministrativa con funzioni di supporto, integrazione e coordinamento dei processi operativi delle strutture dipartimentali.
I cinque Dipartimenti territoriali -
Dipartimento Cagliari e Medio Campidano;
Dipartimento Sulcis;
Dipartimento Nuoro e Ogliastra;
Dipartimento Oristano;
Dipartimento Sassari e Gallura - rappresentano l’Agenzia sul territorio, lo presidiano acquisendo tutti gli elementi di conoscenza ed erogano i servizi richiesti fissati dai mandati.L'Azienda regionale per l'edilizia abitativa (AREA) istituita con la Legge regionale n. 12 del 2006, è un ente pubblico economico dotato di personalità giuridica e autonomia imprenditoriale, gestionale, patrimoniale e contabile. Ha un proprio statuto ed è sottoposta a vigilanza della Regione. Costituisce lo strumento attraverso cui la Regione risponde alla domanda abitativa di soggetti in condizioni economiche e sociali disagiate. Ha l’obbligo del pareggio del bilancio, da perseguire attraverso l’equilibrio dei costi e dei ricavi. L’Area è articolata per distretti territoriali periferici, corrispondenti a ciascuna delle circoscrizioni provinciali ovvero a più circoscrizioni provinciali in relazione all’entità del patrimonio gestito. L'Area svolge le seguenti attività:
• attuazione degli interventi di edilizia residenziale sovvenzionata a totale finanziamento pubblico, da assegnare in locazione a canone sociale alle categorie sociali a minor reddito, mediante programmi di nuova edificazione, di recupero e di acquisto e recupero;
• promozione di interventi di manutenzione e di recupero del patrimonio edilizio esistente nei centri storici dei comuni da destinare a finalità di edilizia residenziale pubblica;
• attuazione degli interventi di edilizia residenziale, anche sostenuti da agevolazioni pubbliche, da destinare alla locazione a canone moderato, ovvero alla locazione ed alla successiva vendita mediante programmi di nuova edificazione, di recupero e di acquisto e recupero;
• gestione e alienazione del patrimonio di proprietà sulla base della normativa di riferimento e delle direttive della Giunta regionale;
• gestione del patrimonio abitativo appartenente allo Stato e agli enti locali e ad essa affidato mediante convenzioni;
• attuazione, per conto proprio oppure di altri enti e soggetti pubblici, di interventi edilizi e urbanistici, anche complessi, compresi i piani di riqualificazione urbana e gli interventi di contenuto innovativo con riferimento alle tecniche costruttive;
• erogazione, ad enti e soggetti pubblici, di servizi di progettazione, studio, analisi, assistenza tecnica e amministrativa, nel campo dell’edilizia, dell’urbanistica e dei lavori pubblici;
• promozione o partecipazione, previa autorizzazione della Giunta regionale, a società di scopo per l’esercizio dei compiti istituzionali, fermo restando il ricorso a procedure ad evidenza pubblica secondo la normativa vigente per la scelta dei soci privati anche di minoranza;
• svolgimento di ogni altra attività, non ricompresa nelle precedenti lettere, già attribuita alla competenza degli IACP.
Gli organi dell’Area sono:
• il consiglio di amministrazione;
• il presidente;
• il collegio sindacale.
Sardegna Ricerche è stato istituito dalla Regione Sardegna nel 1985, con il nome ''Consorzio Ventuno'' e ha assunto l'attuale denominazione nel gennaio 2007. Con la Legge Regionale n. 20 del 5 agosto 2015 è stata trasformata in Agenzia regionale. L'agenzia persegue le finalità istituzionali di promozione della ricerca, dell'innovazione e dello sviluppo tecnologico, di assistenza alle imprese e di erogazione di servizi e gli obiettivi di efficacia, efficienza, imparzialità, semplificazione, partecipazione e promozione delle imprese e degli organismi di ricerca. Nell'ambito dei compiti previsti dall'art. 2 della legge istitutiva, l'agenzia può:
- sviluppare azioni istituzionali volte a facilitare l'incontro tra domanda e offerta di innovazione, a orientare la ricerca e le relative applicazioni verso fabbisogni reali del sistema economico regionale e a favorire i processi di trasferimento tecnologico verso le imprese;
- realizzare azioni finalizzate a migliorare il posizionamento competitivo del territorio nel contesto internazionale;
- erogare servizi finalizzati all'introduzione di soluzioni innovative di prodotto, di processo, organizzative e di mercato;
- realizzare, a favore delle nuove imprese innovative programmi di agevolazione finalizzati a promuovere il rafforzamento delle potenzialità tecnologiche, l'accompagnamento e il sostegno nello sviluppo dei piani aziendali;
- predisporre idonee condizioni infrastrutturali ed organizzative che favoriscano la nascita delle nuove imprese innovative;
- promuovere, gestire e favorire lo sviluppo del parco scientifico e tecnologico della Sardegna;
- realizzare iniziative di animazione economica, di diffusione dell'innovazione tecnologica e di divulgazione scientifica, attraverso programmi, laboratori scientifici ed eventi capaci di favorire la comunicazione con il mondo della ricerca e della produzione, così da far crescere una diffusa consapevolezza sull'importanza della scienza e della tecnologia per lo sviluppo sostenibile della società e dell'economia regionale;
- supportare la Regione nel coordinamento degli enti privati di ricerca di emanazione regionale con la funzione di valorizzare l'integrazione del sistema regionale della ricerca e l'attuazione efficace delle politiche regionali in materia di ricerca e innovazione;
- fornire supporto tecnico e amministrativo alla Regione e ad altre pubbliche amministrazioni per l'applicazione di normative e per la realizzazione di programmi rivolti alla promozione della ricerca, del trasferimento tecnologico e della promozione imprenditoriale;
- collaborare con le università, i centri di ricerca, le imprese e le istituzioni di istruzione e formazione sarde, nazionali e internazionali, alla formazione e all'alta formazione del personale scientifico e tecnico attraverso programmi o convenzioni finalizzati a promuovere, congiuntamente con i su elencati soggetti, il trasferimento dei risultati della ricerca e delle abilità tecnologiche a studenti, laureati
e ricercatori, l'assegnazione o il cofinanziamento di borse di ricerca o di altre forme di sostegno alla qualificazione del capitale umano;
- erogare benefici e agevolazioni a imprese centri di ricerca e persone fisiche per la promozione della ricerca in ambito aziendale dell’innovazione e del trasferimento tecnologico;
- stipulare accordi e convenzioni, partecipare all'attività di centri di ricerca, anche internazionali, collaborare con amministrazioni pubbliche e istituzioni scientifiche e compiere ogni atto utile al perseguimento delle finalità e alla realizzazione dei compiti assegnati dalla legge istitutiva e dal presente statuto;
- partecipare, nel rispetto della normativa vigente, ad imprese, associazioni, enti ed organismi di ricerca.
Sardegna Ricerche si avvale di una struttura operativa che ha la sede principale nel Parco tecnologico, a Pula, in provincia di Cagliari. Sono inoltre presenti uffici a Cagliari, a Macchiareddu (comune di Uta) e a Nuoro, presso l'AILUN, Associazione per l'Istituzione della Libera Università Nuorese. Il Parco tecnologico ha anche una sede ad Alghero gestita dalla società Porto Conte Ricerche e una sede a Torregrande (OR) gestita dalla Fondazione IMC Onlus Centro Marino Internazionale.

La Fondazione SARDEGNA Film Commission, istituita con la legge regionale n. 15 del 20 settembre 2006 “Norme per lo sviluppo del cinema in Sardegna”, sotto forma di organismo associativo, non ha fini di lucro e ha lo scopo di promuovere e valorizzare il patrimonio artistico ed ambientale, le risorse professionali e tecniche e creare le condizioni per attrarre in Sardegna produzioni cinematografiche, audiovisive e televisive mediante:
- l’informazione e la divulgazione delle opportunità e dei servizi offerti alle produzioni nel territorio regionale;
- l’erogazione di servizi, informazioni, facilitazioni logistiche e organizzative;
- la promozione di opere cinematografiche ed audiovisive che valorizzano l’immagine e la conoscenza della Sardegna;
- la collaborazione con enti locali, soggetti pubblici e privati, organismi di produzione e di servizi operanti in Sardegna e anche con altri organismi nazionali e internazionali.
Gli organi della Fondazione sono:
- il Consiglio generale;
- il Consiglio di amministrazione;
- il Presidente;
- il Direttore;
- il Revisore dei Conti.Per conseguire il miglioramento, l'ammodernamento, l'incremento e la maggiore efficienza delle politiche forestali, con particolare riferimento alle esigenze di innovazione e di valorizzazione, anche economica e sociale, del patrimonio naturale e dei beni prodotti, è istituita, con legge regionale n. 8 del 27 aprile 2016, l'Agenzia forestale regionale per lo sviluppo del territorio e dell'ambiente della Sardegna (FoReSTAS). L'Agenzia subentra nella titolarità dei rapporti giuridici attivi e passivi dell'Ente foreste della Sardegna oramai soppresso. L'Agenzia ha per missione l'attuazione dei programmi in campo forestale-ambientale e opera in conformità con le direttive della Giunta regionale e nell'ambito degli indirizzi contenuti negli strumenti per la pianificazione e la programmazione supporta la Regione sui temi della gestione forestale ambientale, della multifunzionalità e della tutela del paesaggio forestale e rurale, della ricerca e del trasferimento dell'innovazione tecnologica. L'Agenzia, quale struttura tecnico-operativa della Regione, è un ente di gestione, di promozione e di supporto tecnico e amministrativo, di ricerca e sperimentazione, nel settore forestale e ambientale, dotata di personalità giuridica di diritto pubblico, ha potere regolamentare e gode di autonomia statutaria, patrimoniale, contabile e finanziaria.
L'Agenzia attua i propri compiti istituzionali sul territorio regionale operando, con tutti gli altri soggetti regionali competenti, nei sotto indicati ambiti di intervento:
a) gestione forestale;
b) gestione di ambiti forestali insistenti su ecosistemi costieri terrestri;
c) gestione della rete ecologica regionale negli ambiti forestali, in accordo con gli enti di gestione e i comuni interessati, individuando le più opportune forme associative consentite dalla legge;
d) manutenzione del tessuto rurale;
e) protezione civile e salvaguardia del patrimonio forestale dalla minaccia degli incendi;
f) ricerca, innovazione, trasferimento tecnologico e formazione.
L'Agenzia, svolge le seguenti funzioni:
a) cura, tutela e conservazione del patrimonio forestale, della biodiversità e del paesaggio e, in particolare: - svolgimento di tutte le attività strumentali finalizzate alla conservazione del patrimonio, con azioni volte alla tutela della biodiversità e alla promozione dei vivai conservazionistici, nonché al contrasto ai cambiamenti climatici, attraverso una gestione forestale pianificata, orientata alla preservazione e conservazione della qualità dei sistemi ecologici in tutte le loro componenti fisiche e biologiche; - attuazione di piani, programmi e progetti, in collaborazione con altri soggetti, finalizzati al ripristino funzionale e strutturale dei sistemi forestali in contesti litoranei e dunali; - diffusione faunistica e gestione dei centri di allevamento e recupero della fauna selvatica; - attuazione di interventi forestali e fitosanitari; - espressione di pareri obbligatori sugli interventi previsti da terzi che interessano i beni amministrati, nei casi previsti dal regolamento generale di organizzazione;
b) difesa dei sistemi forestali e silvo-pastorali dai rischi ambientali e, in particolare: - esecuzione di opere di manutenzione ordinaria e straordinaria dei territori a rischio, opere di difesa del suolo, sistemazione idraulico-forestale, rimboschimento e rinsaldamento in ambiti territoriali soggetti a intensa erosione, rischio di desertificazione e dissesto, ovvero sottoposti a regime vincolistico ai sensi del regio decreto n. 3267 del 1923; - attuazione in tutto il territorio regionale delle attività di protezione civile, con particolare riferimento alle campagne antincendio, alle attività di presidio idraulico e idrogeologico di livello regionale e alla lotta contro i parassiti delle piante forestali;
c) valorizzazione produttiva, turistico-ricreativa e culturale del patrimonio naturale e, in particolare: - esecuzione di opere finalizzate alla crescita economica e al benessere sociale del territorio agroforestale attraverso la realizzazione di interventi selvicolturali e di arboricoltura da legno, la valorizzazione economica delle foreste e la promozione dell'impresa forestale in un'ottica di gestione forestale sostenibile, con particolare riferimento alle filiere foresta-legno e foresta-prodotti non legnosi e filiera foresta-sughero, ivi compresa la regolamentazione dell'utilizzo sostenibile delle risorse ambientali gestite (raccolta di prodotti legnosi e non legnosi, fide e concessioni); - svolgimento di attività vivaistica forestale anche a fini promozionali nei confronti degli enti pubblici e privati assicurando la gestione, regolamentazione e registrazione del materiale di propagazione forestale, nei termini e secondo le modalità da definirsi con deliberazione della Giunta regionale; - svolgimento di attività strumentali finalizzate alla valorizzazione e promozione del patrimonio con azioni volte alla tutela del paesaggio, della cultura e tradizioni locali quali i sistemi agro-silvo-pastorali tradizionali e i parchi, anche attraverso interventi di conservazione e valorizzazione delle infrastrutture rurali; - realizzazione e manutenzione di aree e parchi attrezzati e di opere finalizzate alla promozione di attività di turismo rurale e ricreative, quali infrastrutture per la mobilità lenta, la sentieristica attrezzata e le attività sportive e turistico-ricreative ecocompatibili, nonché tutte le attività collaterali utili per il miglior utilizzo economico di beni, opere e risorse dell'Agenzia; - promozione della certificazione della gestione forestale, partendo dal livello aziendale per estendersi alla dimensione territoriale e favorendo le partnership pubblico-private; - azione di impulso della crescita e dell'associazione delle imprese forestali e dello sviluppo di consorzi, cooperative e forme utili ad accrescere la sussidiarietà pubblico-privato nel settore forestale per l'attuazione delle politiche e dei piani a livello territoriale; - promozione delle produzioni artigianali tipiche di qualità e delle attività forestali e silvo-pastorali, condotte secondo i criteri di sostenibilità;
d) promozione della ricerca scientifica, sperimentazione, innovazione tecnologica e della cultura nel settore forestale e sostegno delle attività di informazione, sensibilizzazione ed educazione ambientale e, in particolare: - collaborazione a ricerche e studi mirati allo sviluppo di attività produttive e ricreative ecocompatibili, complementari e connesse alla gestione forestale e alle attività di ricerca scientifica, di sperimentazione, di innovazione e trasferimento tecnologico nei settori di competenza; - promozione e divulgazione dei valori naturalistici, storici e culturali del patrimonio forestale regionale, nonché delle proprie attività istituzionali, anche attraverso attività di educazione ambientale, in raccordo con gli altri soggetti istituzionalmente competenti; - implementazione dei sistemi informativi tramite la gestione e l'aggiornamento dei dati ambientali di propria pertinenza, in raccordo con l'Assessorato regionale competente in materia di ambiente; - promozione di percorsi di innovazione tecnologica e sperimentazione in grado di favorire la competitività nel settore forestale; - consulenza e assistenza tecnica a soggetti pubblici e privati in materie forestali e ambientali. L'agenzia, inoltre, può sottoscrivere convenzioni con gli enti locali per l'utilizzo del proprio personale finalizzato alla manutenzione e pulizia delle strade e dei siti di importanza storico culturale.
Sono organi dell'Agenzia: -
l'amministratore unico; -
il collegio dei revisori dei conti; -
il comitato territoriale.Con l’Ordinanza n° 872 del 4 marzo 2022, il Capo Dipartimento della Protezione Civile, ha provveduto alla nomina dei Presidenti di Regione quali commissari delegati per l’emergenza dovuta agli accadimenti verificatisi in Ucraina, con la possibilità di nominare a loro volta, uno o più soggetti attuatori. A seguire, con l’Ordinanza n° 1 del 9 marzo 2022, il Presidente della Regione Sardegna, quale Commissario delegato, ha individuato nella Direzione generale della Protezione Civile la struttura che assicura il coordinamento del concorso di componenti e strutture operative del Sistema regionale della Protezione Civile, nelle attività di soccorso e assistenza alla popolazione proveniente dall’Ucraina. A tal fine il Direttore Generale convoca il Comitato Operativo Regionale della Protezione Civile di cui all’art. 8 della legge regionale 17 gennaio 1989, n.3 e s.m.i.
Con il decreto n° 20 del Presidente della Regione Sardegna del 10 marzo 2022, il Direttore Generale della Protezione Civile viene inoltre nominato Soggetto attuatore, intestatario della contabilità speciale autorizzata dalla stessa OCDPC 872/2022, autorizzata per fronteggiare gli oneri conseguenti alla realizzazione degli interventi e delle attività relative all’emergenza.
L'Agenzia è stata istituita con LR n.25 del 28 ottobre 2016. All'Agenzia sono attribuite le seguenti competenze:
a) gestione accentrata delle attività di vigilanza, controllo e riscossione dei tributi regionali propri;
b) monitoraggio delle entrate da tributi devoluti, compartecipati e regionali derivati;
c) verifica, anche tramite visualizzazione diretta dei movimenti dei conti correnti regionali, dei versamenti delle quote di gettito erariale spettanti alla Regione Sardegna, inclusi quelli previsti dall’art. 2, comma 1 del D.Lgs. 9.6.2016 n. 114, effettuati mediante riversamento diretto delle relative somme sui conti di tesoreria unica, e trasmissione dei flussi informativi agli uffici regionali competenti per l’accertamento contabile delle somme;
d) attività ispettiva nei confronti del contribuente e conseguente accertamento e riscossione dei tributi compartecipati e regionali derivati;
e) gestione dei rapporti con l'amministrazione finanziaria per le attività di cui all'articolo 3, commi 2 e 3 della legge istitutiva;
f) collaborazione con l'Assessorato regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio per la predisposizione degli strumenti normativi, regolamentari ed operativi per l'implementazione della fiscalità e per lo sviluppo della politica regionale delle entrate, ai sensi degli articoli 8, 9 e 10 dello Statuto speciale per la Sardegna e delle relative norme di attuazione;
g) riscossione spontanea e coattiva delle entrate extra-tributarie dell’Amministrazione regionale e delle sue articolazioni organizzative, direttamente o tramite il soggetto incaricato, e gestione, eventuale, del relativo contenzioso;
h) coordinamento della riscossione spontanea e coattiva del sistema Regione di cui all’art. 4 delle legge istitutiva;
i) supporto tecnico e informatico agli enti locali per la gestione delle proprie entrate e per il coordinamento dei propri adempimenti tributari sulla base di apposite convenzioni;
j) collaborazione con la centrale regionale di committenza secondo le modalità previste dall ’art. 5, comma 2 della legge istitutiva:
k) osservatorio sulla finanza e fiscalità regionale e locale, anche in collaborazione con l'ufficio competente in materia di statistica regionale.
L’Agenzia esercita tali funzioni svolgendo in particolare seguenti compiti:
- monitoraggio delle entrate tributarie ed extratributarie della Regione, ivi incluse le entrate derivanti dal recupero dei crediti effettuato da soggetti terzi convenzionati per la gestione dei fondi di
rotazione e assimilati;
- raccolta, messa a sistema e analisi dei dati di bilancio degli enti locali anche ai fini di supportare l'attuazione delle intese di cui all'articolo 10 della legge 24 dicembre 2012, n. 243 (Disposizioni per
l'attuazione del principio del pareggio di bilancio ai sensi dell'articolo 81, sesto comma, della Costituzione)
- valutazione ex ante ed ex post degli effetti della leva fiscale regionale e locale, avendo riguardo alle specifiche categorie e dimensioni di contribuenti, ai settori economici interessati e agli ambiti
territoriali di ubicazione delle attività;
- predisposizione di studi e analisi nella materia della finanza e fiscalità regionale e locale.
Per tali finalità, l'Agenzia mette a sistema, in un portale della finanza regionale e locale, le banche dati periodicamente trasmesse dall'amministrazione finanziaria e le altre banche dati acquisite o create ai sensi dell'articolo 4 del presente statuto. L'Agenzia cura la formazione e l'aggiornamento del personale che svolge tali funzioni, si raccorda costantemente con l'Agenzia delle entrate e il Ministero dell'economia e delle finanze e si attiva per garantire la partecipazione del proprio personale a riunioni, tavoli di lavoro e lavori preparatori di leggi di rilievo nazionale che hanno impatto sulla finanza regionale e locale.A seguito della segnalazione del 31 dicembre 2019 di un cluster di casi di polmonite ad eziologia ignota nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei, il 9 gennaio 2020 è stato identificato un nuovo coronavirus (chiamato inizialmente 2019- nCoV ed ora denominato SARS-CoV-2) che provoca la malattia COVID-19.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il 30 gennaio 2020, ha dichiarato che questa epidemia rappresenta un’emergenza internazionale di salute pubblica e l’11 marzo 2020 la classifica pandemia.
Il Consiglio dei Ministri il 31 gennaio 2020 ha dichiarato per 6 mesi lo stato di emergenza sul territorio nazionale in conseguenza del rischio sanitario connesso al nuovo coronavirus e il Capo del Dipartimento della Protezione civile, in qualità di coordinatore dell’emergenza, convoca il Comitato Operativo Nazionale (CON) che da allora si riunisce giornalmente con la costante partecipazione delle Regioni in videoconferenza.
La prima ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile è del 3 febbraio 2020 (la n. 630) e disciplina i “primi interventi urgenti di protezione civile in relazione all’emergenza relativa al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili”; l’art. 1 dispone che il Capo del Dipartimento della protezione civile assicura il coordinamento degli interventi necessari, avvalendosi, tra gli altri soggetti, di soggetti attuatori che agiscono sulla base di specifiche direttive.

Numerose le Circolari, i Decreti e le Ordinanze emesse da molteplici istituzioni nazionali a vario titolo coinvolte per fronteggiare la diffusione della malattia infettiva COVID-19.
Inoltre, il Capo del Dipartimento della protezione civile, con il decreto n. 627 del 27 febbraio 2020, ha nominato il Presidente della Regione Autonoma della Sardegna soggetto attuatore ai sensi dell’art. 1, comma 1, della OCDPC 630/2020.
Il 9 marzo 2020 è stata approvata la legge regionale n. 9 recante “Disposizioni urgenti per fronteggiare l'emergenza relativa al rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili”, cui ha fatto seguito la deliberazione della Giunta regionale n. 13/25 del 17 marzo 2020 riguardante il coordinamento degli interventi urgenti e dei servizi di soccorso in conseguenza del rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili e la dichiarazione dello stato di emergenza di rilievo regionale di cui al comma 4 dell’art. 7 della L.R. 3/1989, come sostituito dall’art. 3 della L.R. 9/2020.
Le attività indicate dalla Delib. G.R. n. 13/25 hanno la finalità di far fronte alle criticità regionali connesse con l’emergenza nazionale e di essere complementari a quelle poste in essere in attuazione alle disposizioni di cui alla OCDPC 630/2020 e alle relative direttive.
A partire dal 18 marzo 2020 hanno avuto inizio le riunioni del Comitato Operativo Regionale (COR).
Sulla base della succitata Deliberazione della giunta regionale e del relativo allegato “Misure operative di protezione civile per fronteggiare l’emergenza COVID-19 nel territorio della Regione Sardegna”, il Presidente della Regione Sardegna, con l’ordinanza del n. 10 del 23 marzo 2020 ha affidato al Direttore generale della protezione civile il coordinamento delle componenti e strutture operative regionali, per fronteggiare l’emergenza e assicurare la più efficace attuazione delle attività di protezione civile a supporto della sanità.
In particolare l’art. 8 della citata ordinanza n. 10/2020 dispone che il Direttore generale della protezione civile possa provvedere anche mediante ordinanze di protezione civile in deroga alla normativa regionale vigente, nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico e delle norme dell'Unione europea, e nel rispetto dei principi fondamentali della legislazione statale nelle materie di legislazione concorrente.
Il Direttore generale della Protezione civile della Regione Sardegna è stato nominato, con l’ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 721 del 04.12.2020, comma 1, articolo 1, Commissario delegato per il superamento dell'emergenza conseguente agli eventi alluvionali verificatisi nel comune di Bitti il 28 novembre del 2020.
Il Commissario delegato predispone un piano degli interventi finalizzati, in primo luogo, a porre in essere tutte le attività di soccorso ed assistenza alla popolazione, compresa la necessaria sistemazione dei nuclei familiari evacuati dalle abitazioni principali a causa degli effetti dell’alluvione e tutte quelle attività, anche in somma urgenza, relative alla rimozione delle macerie e del materiale alluvionale prodotto dall’evento, alla gestione dei rifiuti, al ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche, a tutte quelle misure volte a garantire la continuità amministrativa nel comune di Bitti, anche mediante interventi di natura temporanea.
Il Direttore generale della Protezione civile della Regione è stato nominato, con l’ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 558 del 15/11/2018 Commissario delegato per il superamento dell'emergenza conseguente agli eventi alluvionali verificatisi nel mese di ottobre 2018 in diverse aree della Sardegna.
Il Commissario delegato, ha individuato i comuni danneggiati e ha predisposto un piano degli interventi, approvato del Capo del Dipartimento della protezione civile che include gli interventi finalizzati all'organizzazione ed all'effettuazione degli interventi di soccorso e assistenza alla popolazione interessata dall'evento, ivi comprese quelli per l’autonoma sistemazione dei nuclei familiari evacuati dalle abitazioni principali e degli interventi, anche in termini di somma urgenza, necessari per la rimozione delle situazioni di pericolo per la pubblica e privata incolumità; al ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche, alle attività di gestione dei rifiuti, delle macerie, e alle misure volte a garantire la continuità amministrativa nei comuni e territori interessati, anche mediante interventi di natura temporanea.Il Direttore generale della Protezione civile della Regione è stato nominato, con l’ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri n.122 del 20.11.2013 Commissario delegato per il superamento dell'emergenza conseguente agli eventi alluvionali verificatisi nel mese di novembre 2013 in diverse aree della Sardegna.

Il Commissario delegato, previa individuazione dei Comuni danneggiati dagli eventi calamitosi, anche avvalendosi dei Centri di coordinamento soccorsi e dei Sindaci dei Comuni provvede:
- all’attuazione degli interventi necessari ad assicurare l’assistenza alla popolazione colpita dall’evento nonché il rientro tempestivo della stessa nelle proprie abitazioni;
- all’esecuzione degli interventi provvisionali urgenti la cui mancata attuazione possa compromettere la pubblica incolumità ovvero pregiudicare le operazioni di soccorso ed assistenza alla popolazione.

Entro 20 giorni dall’ordinanza il Commissario deve predisporre, nel limite delle risorse finanziarie assegnate, un Piano degli interventi da sottoporre all’approvazione del Capo Dipartimento della Protezione civile.
Tale Piano deve contenere:
- gli interventi di soccorso e di assistenza alla popolazione;
- gli interventi di somma urgenza;
- gli interventi provvisionali urgenti.

Il Commissario delegato è il responsabile del coordinamento dell’attività di ricognizione dei fabbisogni relativi al patrimonio pubblico e privato, nonché, fatto salvo quanto previsto dal Dlgs. 29 marzo 2004 n.102, alle attività economiche e produttive, da effettuarsi sulla base delle segnalazioni pervenute dalle Amministrazioni competenti e inviate alla Regione.
Il Commissario delegato, anche avvalendosi dei Sindaci, assegna ai nuclei familiari la cui abitazione principale, abituale e continuativa sia stata distrutta in tutto o in parte, ovvero sia stata sgomberata in esecuzione di provvedimenti delle competenti autorità, un contributo per l’autonoma sistemazione.
Per l'adozione di tutte le iniziative necessarie al superamento dell'emergenza, il Commissario si avvale dell'e strutture organizzative e del personale della Regione autonoma della Sardegna, degli Enti e delle Agenzie della Regione nonché della collaborazione delle Amministrazioni dello Stato e degli Enti.Commissario Delegato per l’emergenza alluvione 2015 sulla base dell’Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 360/2016L’Ing. Alberto Piras, Direttore generale dell’Agenzia Regionale del Distretto Idrografico della Sardegna è stato nominato Commissario straordinario, con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 6 ottobre 2017, su proposta del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, per proseguire nella progettazione, affidamento e realizzazione degli interventi necessari all’adeguamento dei sistemi di collettamento, fognatura e depurazione da realizzarsi negli agglomerati di Badesi, Lanusei, Cala Liberotto e Platamona.

L’Ing. Piras è subentrato al precedente Commissario Straordinario, Ing. Roberto Silvano, nominato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1° aprile 2016, sempre su proposta del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Gli interventi di competenza del Commissario Straordinario sono finanziati nell’ambito della delibera CIPE del 30 aprile 2012, n. 60 ‘’Fondo per lo sviluppo e la coesione – Programmazione regionale. Assegnazione di risorse a interventi di rilevanza strategica regionale nel Mezzogiorno nei settori ambientali della depurazione delle acque e della bonifica di discariche’’ e hanno come obiettivo il superamento della procedura di infrazione comunitaria, per la mancata conformità dei sistemi di raccolta e depurazione delle acque reflue a servizio degli agglomerati sopra citati alle disposizioni della direttiva n. 91/271/CEE del 21 maggio 1991.

Il Commissario Straordinario, per tutta la durata del mandato, è autorizzato ad esercitare i poteri di cui ai commi 4, 5, e 6 dell’articolo 10 del decreto legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116.
Gli interventi oggetto di Commissariamento sono:
- Adeguamento schema fognario depurativo n. 66 e n.352 - I e II Stralcio Funzionale – Badesi, per l’importo di euro 4.309.101,00;
- Schema fognario-depurativo n. 114 – Adeguamento dell’impianto di depurazione di Sos Alinos – Orosei, per l’importo di euro 7.500.000,00;
- Adeguamento sistema depurativo Sorso - Delocalizzazione scarico – Sorso, per l’importo di euro 1.800.000,00;
- Completamento depuratore consortile di Ilbono e nuovo collettore fognario di Elini, per l’importo di euro 1.584.632,00.

Il Commissario Straordinario provvede, ai sensi dell’articolo 10, comma 4, del decreto legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito con modificazioni dalla legge 11 agosto 2014, n. 116, all’approvazione e autorizzazione dei progetti, anche avvalendosi, ove possibile, dei poteri di sostituzione e di deroga di cui all’articolo 17 del decreto legge 30 dicembre 2009, n. 26; a tal fine, se necessario, emana gli atti e i provvedimenti e cura tutte le attività di competenza delle amministrazioni pubbliche, necessari alla realizzazione degli interventi, nel rispetto degli obblighi internazionali e di quelli derivanti dall’appartenenza all’Unione europea.

Il Commissario Straordinario, per le attività di progettazione degli interventi, per le procedure di affidamento dei lavori, per le attività di direzione lavori e di collaudo, nonché per ogni altra attività di carattere tecnico-amministrativo connessa alla progettazione, all’affidamento e all’esecuzione dei lavori sopra citati può avvalersi, oltre che delle strutture e degli uffici regionali, degli uffici tecnici e amministrativi dei comuni, dei provveditorati interregionali alle opere pubbliche, delle autorità di distretto, nonché delle società a totale capitale pubblico o delle società dalle stesse controllate. Con Ordinanza Prot. N. 11/Ord. Comm. / 1 del 27 febbraio 2017 del Commissario Straordinario è stato approvato e reso esecutivo l’atto di avvalimento stipulato il 23 febbraio 2017 Prot. N. 10/Conv/1 del 27 febbraio 2017 n. 1 tra il Commissario Straordinario, l’Ente di Governo dell’Ambito della Sardegna e la Società Abbanoa S.p.A., gestore unico del Servizio Idrico Integrato della Sardegna, regolante i rapporti tra lo stesso Commissario e gli Enti avvalsi di cui sopra.
Con Ordinanza Prot. N. 20/Ord. Comm. / 2 del 25 marzo 2017 del Commissario Straordinario è stata inoltre costituita la Segreteria Tecnica al supporto del Commissario. Le attività della Segreteria tecnica sono dirette dal Direttore del Servizio tutela e gestione delle risorse idriche, vigilanza sui servizi idrici e gestione delle siccità della Direzione generale dell’Agenzia Regionale del Distretto Idrografico della Sardegna e sono coordinate dal punto di vista tecnico, da un funzionario del medesimo Servizio e da un funzionario dell’Ente di Governo dell’Ambito della Sardegna. Supportano le attività della Segreteria tecnica il personale del Servizio tutela e gestione delle risorse idriche preposto alla Struttura competente per la programmazione, monitoraggio e controllo delle risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC).
Il Presidente della Regione è stato nominato Commissario delegato con l'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 4010 del 22 marzo 2012 recante ‘Ulteriori disposizioni per il completamento delle attività programmate per il grande evento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 21 settembre 2007, ai sensi dell'articolo 17 del decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2009, n. 77’.
Il Commissario delegato provvede:
• al rilancio della portualità turistica, commerciale e militare degli specchi d’acqua compresi tra Cala Balbiano e Punta Chiara e la sistemazione urbana del corrispondente lungomare con le risorse finanziarie già previste dall’ Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3738 del 5 febbraio 2009;
• al completamento del Piano di riqualificazione di iniziativa pubblica degli edifici con funzione residenziale ubicati in località Vaticano-Moneta-ex Caserma Sauro previsto dagli accordi Stato-Regione;
• al completamento delle opere necessarie finalizzate ad assicurare la valorizzazione ed il pieno utilizzo del complesso immobiliare di proprietà della Regione Autonoma della Sardegna denominato ‘Albergo Carlo Felice’ (ex Ospedale Militare);
• all'attuazione delle iniziative per il recupero conservativo delle strutture presenti nel comprensorio di Punta Rossa sull’isola di Caprera e la riqualificazione a fini turistici e ambientale del medesimo comprensorio;
Con Ordinanza del Commissario Delegato n.1 del 6 agosto 2012, sono stati attributi gli incarichi di Soggetti attuatori per il completamento degli interventi rispettivamente all’Assessorato degli enti locali, finanze e urbanistica, all’Assessorato dei lavori pubblici e all’Azienda regionale per l'edilizia abitativa (Area).
Il Commissario delegato, i soggetti attuatori e il Capo di gabinetto del Presidente operano a titolo gratuito, senza oneri per la finanza pubblica, si avvalgono della collaborazione del personale dell'Amministrazione regionale e degli enti regionali, degli enti locali, anche territoriali e delle amministrazioni periferiche dello stato. Tali Amministrazioni svolgono i loro compiti nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie a legislazione vigente, senza oneri per la finanza pubblica.L’art. 10, comma 1 del Decreto legge 24 giugno 2014, n. 91 e l’art.7, comma 2, del Decreto legge 12 settembre 2014, n. 133, hanno istituito la figura del Commissario di Governo per il contrasto del dissesto idrogeologico a cui è demandata la responsabilità dell’attuazione degli interventi strutturali finalizzati alla mitigazione del rischio idrogeologico, finanziati in tutto o in parte con fondi di origine statale, assegnati tramite Accordi di programma sottoscritti con il MiTE o tramite specifici Decreti ministeriali.
Il ruolo di Commissario di Governo contro il dissesto idrogeologico per la Regione Sardegna è assunto, per legge, dal Presidente della Regione.
Il Commissario è titolare dell’approvazione dei progetti e provvede all’attuazione degli interventi in via diretta ovvero, in virtù dei poteri attribuitigli dalle norme richiamate, avvalendosi delle strutture e degli uffici regionali, degli uffici tecnici e amministrativi dei comuni, della società ANAS S.p.A. e dei consorzi di bonifica.
Per lo svolgimento delle attività assegnate il Commissario si avvale del supporto di un apposito ufficio istituito presso il Servizio opere idriche e idrogeologiche della Direzione generale dei lavori pubblici.
Il Commissario di Governo per il contrasto del dissesto idrogeologico, come definito dall’art. 36-ter del D.L. 31 maggio 2021, n. 77, rappresenta l’unificazione delle due figure commissariali a suo tempo istituite, per le medesime finalità, con la prima emanazione dei richiamati decreti legge del 2014 ed inizialmente identificate nel Commissario straordinario delegato per la realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico (D.L. 91/2014) e nel Commissario di Governo contro il dissesto idrogeologico (D.L. 133/2014).

Per quanto attiene agli atti emanati dalle precedenti figure commissariali di rinvia alle pagine: Il Presidente della Regione è stato nominato Commissario delegato con l'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3869 del 23 aprile 2010. Il Commissario delegato provvede al compimento di tutte le iniziative finalizzate alla sollecita realizzazione delle opere necessarie alla risoluzione dell'emergenza e può adottare, in sostituzione dei soggetti competenti in via ordinaria, gli atti e i provvedimenti occorrenti all'urgente realizzazione delle opere. Provvede, eventualmente per il tramite di soggetti attuatori, ad assicurare l'urgente realizzazione dell'opera anche per stralci funzionali o per singoli lotti.

Con l'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3895 del 20 agosto 2010, l'Assessore dei Lavori Pubblici è stato nominato quale soggetto attuatore vicario del Commissario delegato con compiti di verifica sull'operato ed il raggiungimento degli obiettivi dei soggetti attuatori, di predisposizione e proposta degli atti di competenza del Commissario delegato, nonché di predisposizione e attuazione di ulteriori misure necessarie a fronteggiare l'emergenza nel settore del traffico e della mobilità in coerenza con i contenuti dell'accordo di programma quadro ''Viabilità''.

In attuazione dell'art. 4 comma 1 dell'Ordinanza è stata costituita un’apposita struttura di ausilio all'espletamento dei compiti del Commissario delegato e del soggetto attuatore vicario e il Comitato tecnico-scientifico, composto da cinque membri, con compiti di valutazione dei progetti e supporto tecnico alle attività.Per fronteggiare l’emergenza derivante dagli incendi boschivi che, a partire dall’ultima decade del mese di luglio 2021, hanno colpito le Regioni Calabria, Molise, Sardegna e Sicilia, con l’ordinanza
del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 789 del 01.09.2021 i rispettivi Presidenti sono stati nominati Commissari delegati ciascuno per il proprio ambito territoriale.
Il Commissario delegato individua, con proprio provvedimento, le superfici comunali nel cui ambito vengono attuate tutte le misure previste dall’ordinanza succitata e predispone i piani degli interventi
urgenti finalizzati, in primo luogo, a porre in essere tutte le attività di soccorso ed assistenza alla popolazione interessata dagli incendi, compresa la sistemazione dei nuclei familiari evacuati dalle
abitazioni principali a causa degli effetti dell’evento calamitoso, in secondo luogo, i piani sulla base delle ulteriori risorse disponibili.
A tal fine il Commissario effettua una ricognizione di tutti i fabbisogni necessari per completare le attività di soccorso e assistenza alla popolazione, per l’individuazione degli interventi urgenti di
ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche compromesse, danneggiate o interrotte e tutte le attività di gestione dei rifiuti, delle macerie e del materiale vegetale
prodotto dall’evento. Inoltre al fine di porre in essere le prime misure di sostegno al tessuto economico e sociale ed alle attività produttive direttamente interessate dagli incendi, predispone una ricognizione, corredata dalle stime delle risorse finanziarie necessarie ed individua gli interventi, anche strutturali, strettamente connessi all’evento, per la riduzione del rischio residuo. ll Presidente della Regione è stato nominato, con le ordinanze della Presidenza del Consiglio dei Ministri n.3711 del 31.10.2008 e n. 3734 del 16.01.2009, Commissario delegato per il superamento dell'emergenza conseguente agli eventi alluvionali verificatisi i giorni 22 ottobre e 4 e 27-28 novembre 2008 in diverse aree della Sardegna.
Fra i principali compiti del Commissario delegato vi sono:
- l’individuazione dei comuni danneggiati dagli eventi calamitosi;
- la ricognizione e quantificazione dei danni subiti dalle infrastrutture e dai beni pubblici e privati;
- il ripristino, in condizioni di sicurezza, delle infrastrutture pubbliche danneggiate; la pulizia e la manutenzione straordinaria della viabilità, degli alvei dei corsi d'acqua e la stabilizzazione dei versanti; la realizzazione di adeguati interventi ed opere di prevenzione dei rischi e la messa in sicurezza dei luoghi e la realizzazione di adeguati interventi, anche non infrastrutturali, di prevenzione dei rischi idrogeologici ed idraulici.

Il Commissario delegato, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili e', fra l’altro, autorizzato a concedere contributi a favore di:
- attività commerciali, produttive, artigianali, professionali, di servizi e turistiche gravemente danneggiate dagli eventi alluvionali;
- unità abitative, conformi alle disposizioni previste dalla normativa urbanistica ed edilizia, distrutte o danneggiate dagli eventi;
- famiglie, la cui abitazione principale, abituale e continuativa sia stata distrutta in tutto o in parte ovvero sia stata sgomberata a causa dell'alluvione del 22 ottobre 2008, per la loro autonoma sistemazione in altri alloggi.

Per l'adozione di tutte le iniziative necessarie al superamento dell'emergenza, il Commissario si avvale dell'opera di uno o più soggetti attuatori, cui affidare specifici settori di intervento, e della collaborazione degli uffici regionali, degli enti locali anche territoriali e delle amministrazioni periferiche dello Stato.
L'Ufficio del Commissario delegato è costituito presso la Direzione generale dell'Agenzia del Distretto idrografico (Ordinanze Commissario delegato n. 4 del 25 novembre 2008 e n. 5 del 13 febbraio 2009).
L'Ufficio del Commissario delegato per l'emergenza concernente l'inquinamento delle aree minerarie dismesse del Sulcis-Iglesiente e del Guspinese della Regione è stato costituito con l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3640 del 15 gennaio 2008.
Il Presidente della regione è stato nominato Commissario delegato e provvede alla realizzazione dei primi interventi urgenti, alla rimozione delle situazioni di pericolo, nonché a fronteggiare i danni conseguenti all'inquinamento.
Per l'adozione di tutte le iniziative necessarie al superamento dell'emergenza il Commissario delegato si avvale dell'opera, ove necessaria, dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici, dell'Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare, dell'Agenzia regionale per la protezione ambientale, dell'Istituto superiore di prevenzione e sicurezza del lavoro, dell'Istituto superiore di sanità, degli istituti universitari, nonché delle società a totale capitale pubblico, cui affidare determinati settori di intervento con particolare riguardo all'analisi di rischio ambientale e sanitario, indagini epidemiologiche, sulla base di specifiche direttive ed indicazioni. Il Commissario, inoltre, potrà avvalersi delle strutture e degli uffici regionali, degli enti locali anche territoriali, delle amministrazioni periferiche dello Stato e delle aziende pubbliche di servizi.
Il commissario delegato, in particolare, provvede:
a) alla stipula di specifici accordi di programma con i soggetti tenuti a provvedere alla caratterizzazione, alla messa in sicurezza d'emergenza, alla bonifica ed al ripristino ambientale, nonché alla messa in sicurezza permanente dei siti interessati dalla situazione emergenziale in rassegna;
b) all'espletamento di tutte le iniziative finalizzate alla pianificazione ed alla successiva realizzazione, da parte dei soggetti ordinariamente competenti, degli interventi di caratterizzazione, di messa in sicurezza d'emergenza, bonifica e ripristino ambientale, nonché di messa in sicurezza permanente dei siti interessati dalla situazione emergenziale in rassegna;
c) alla realizzazione, in sostituzione dei soggetti ordinariamente competenti e con oneri a carico dei medesimi, delle iniziative necessarie al superamento dell'emergenza;
d) a redigere, sentito il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, le linee guida per la predisposizione e l'approvazione dei progetti relativi alla messa in sicurezza d'emergenza, agli interventi di bonifica, al ripristino ambientale e alla messa in sicurezza permanente;
e) a predisporre su proposta del competente servizio dell'Assessorato della difesa dell'Ambiente della Regione Autonoma della Sardegna, il Piano di bonifica dei siti interessati delle aree minerarie dismesse e di quelle immediatamente limitrofe;
f) ad individuare, modelli tecnici di intervento rispetto alle criticità oggetto dell'ordinanza;
g) all'avvio di azioni di monitoraggio successive alla realizzazione degli interventi, al fine di garantire l'efficienza e l'integrità dei presidi ambientali necessari per isolare il sito di raccolta dall'ambiente circostante;
h) all'individuazione dei valori di fondo geochimico naturale per le aree minerarie.
L'Ufficio è costituito con le seguenti figure professionali:
- direttore Ufficio del Commissario delegato;
- esperti amministrativi;
- coordinamento tecnico;
- esperti in attività di bonifiche;
- esperto in analisi di rischio.