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Nasce la Commissione Regionale per la Salute Mentale - Venerdì 5 l’Assessore Dirindin a Cagliari per una giornata di studio

05.11.04 - comunicati stampa - anno 2004
Su proposta dell’assessore regionale alla Sanità e all’Assistenza Sociale Nerina Dirindin, la Giunta Soru ha deliberato ieri sera la nascita della Commissione Regionale per la Salute Mentale. La Commissione formulerà nuove linee di indirizzo e di programmazione, in un ambito dove il ritardo della nostra isola è drammatico. La Sardegna è infatti una delle poche regioni a non aver istituito ancora i Dipartimenti di Salute Mentale, gli organi di coordinamento previsti dal Progetto Obiettivo Nazionale per la Salute Mentale 1998-2003 con il compito di garantire l’unitarietà e l’integrazione dei servizi psichiatrici nel territorio. Lo stesso Progetto Obiettivo nella nostra regione non è stato formalmente recepito, con il risultato che la realtà isolana si presenta estremamente squilibrata, con Asl efficienti ed altre prive di qualsiasi servizio.

La Commissione Regionale per la Salute Mentale sarà di supporto all’assessorato nella programmazione e nella valutazione delle attività relative alla salute mentale. Presieduta dall’assessore alla Sanità, sarà composta dai responsabili dai nove servizi per la tutela della salute mentale delle Aziende Usl; da un rappresentante per ciascuna delle cliniche psichiatriche universitarie di Cagliari e Sassari; da due rappresentanti dei Comuni, designati dall’Anci Sardegna; da due rappresentanti delle associazioni dei familiari e degli utenti maggiormente rappresentative; da un rappresentante del Terzo Settore.

Proprio per approfondire i temi della salute mentale, in vista della predisposizione del Piano Sanitario e di quello Socio-assistenziale, l’assessore Dirindin parteciperà venerdì 5 alla giornata di studio “Lo stato della salute mentale in Sardegna”, organizzata a Cagliari nell’aula magna del Dipartimento di Architettura, in via Corte d’Appello 87, dal Dipartimento di Igiene Salute Pubblica dell’Università di Cagliari.

Dopo la chiusura degli ospedali psichiatrici di Cagliari e Sassari, in Sardegna è iniziata una lunga fase di sostanziale “stagnazione” e di inadempienze rispetto alle disposizione nazionali. Le Asl di Olbia, Lanusei e Sanluri sono prive di Servizi Psichiatrici Diagnosi e Cura. A Cagliari, il servizio ha soli 27 posti letto a fronte di 630 mila abitanti e uno standard fissato dal Progetto Obiettivo di un posto letto ogni 10 mila abitanti

Grave anche la situazione dei Centri Diurni: sono solo 6, con uno dei tassi più bassi in Italia (0.54 ogni 150 mila abitanti, contro una media nazionale di 1.59). Inoltre, secondo i dati disponibili dall’assessorato, le sedi dei Centri di Salute Mentale (25 in tutta l’isola) non riescono a rispettare lo standard di apertura sei giorni su sette per dodici ore al giorno.