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Presto il piano di razionalizzazione e riorganizzazione della rete ospedaliera isolana

09.11.04 - comunicati stampa - anno 2004
La rete ospedaliera isolana sarà razionalizzata e riorganizzata per rendere l’offerta dei posti letto adeguata allo standard nazionale fissato dall’accordo Stato-Regioni. Lo ha deciso oggi la Giunta Soru deliberando gli indirizzi proposti dall’assessore alla Sanità Nerina Dirindin. “Si tratta di una scelta obbligata”, spiega l’assessore. “Se non procediamo alla riorganizzazione, lo Stato taglierà trasferimenti alla sanità sarda per circa 120 milioni di euro. La ristrutturazione della rete ospedaliera, richiesta fin dal 2001, è infatti il presupposto per avere l’integrazione del finanziamento del Servizio Sanitario Regionale per il 2003 e per gli anni seguenti”.

L’accordo Stato-Regioni di tre anni fa fissa una dotazione media di 5 posti letto per ogni mille abitanti, di cui il quattro per mille riservato ai cosiddetti “acuti” e l’uno per mille riservato alla riabilitazione e alla lungodegenza. Complessivamente la dotazione effettiva di posti letto degli ospedali pubblici e di quelli privati accreditati non è eccessiva (8.021 posti letto effettivi a fronte di un fabbisogno di 8.188), ma presenta un evidente esubero di posti letto per acuti (7.840 effettivi a fronte di un fabbisogno massimo di 6.551) ed una carenza di posti letto per riabilitazione e lungodegenza (181 effettivi a fronte di un fabbisogno massimo teorico di 1.637).

Si tratta dunque di riorganizzare l’offerta, ma anche di migliorare l’appropriatezza dei ricoveri ospedalieri in modo da ridurre gradualmente il tasso di ospedalizzazione nell’isola, oggi pari a 236 ricoveri per 1000 abitanti. L’obiettivo è di avvicinarsi allo standard nazionale, fissato per legge a 160 ricoveri.

Non solo: la riorganizzazione si impone anche per evitare lo scarso utilizzo dei posti letto ordinari attualmente disponibili. Nel 2003 il tasso complessivo di utilizzo a livello regionale era del 68,9 per cento per gli ospedali pubblici, e appena del 54,5 per cento per i soggetti privati. La media complessiva regionale è del 66,1 per cento, molto inferiore allo standard nazionale del 75 per cento.

La Giunta ha dato così mandato all’assessore Dirindin di procedere alla predisposizione di un piano di razionalizzazione e riorganizzazione della rete ospedaliera regionale secondo precisi criteri.

Ai Direttori Generali delle Aziende Sanitarie Locali verrà richiesto di predisporre entro il 10 dicembre una proposta di razionalizzazione e riorganizzazione interna dei reparti di degenza, anche prevedendo eventuali soluzioni alternative. La dotazione complessiva di posti letto per acuti (ordinari, day hospital, day surgery e libera professione) dovrà essere coerente con l’obiettivo di realizzare a livello regionale lo standard di 4 posti letto per 1000 abitanti.

Al fine di consentire un migliore utilizzo delle dotazioni strutturali e professionali (soprattutto nei presidi ospedalieri di maggiore dimensione), verrà promosso lo sviluppo del modello dipartimentale.

Il tasso di utilizzo complessivo dei posti letto ordinari dovrà tendere al 75 per cento.

Al fine di garantire ai cittadini il mantenimento dei livelli di assistenza attualmente assicurati, la Giunta ha previsto inoltre che, in via preliminare, debba essere avviato un processo di potenziamento dell’assistenza territoriale, e in particolare delle attività ambulatoriali programmate e l'attivazione dell’ospedalizzazione domiciliare (in particolare per l’assistenza oncologica e per i soggetti anziani).

In presenza di più reparti per disciplina nella stessa struttura ospedaliera o in strutture ospedali prossime (meno di 30 minuti di percorrenza), i Direttori Generali dovranno fornire un’analisi della possibile razionalizzazione dell’attuale organizzazione su base dipartimentale o con altre soluzioni organizzative.

Ai Direttori Generali delle Aziende Sanitarie Locali verrà richiesto di predisporre, sempre entro il 10 dicembre un piano di integrazione dell’attività offerta dai diversi soggetti presenti sul territorio (presidi ospedalieri, aziende ospedaliere ed universitarie, strutture private) al fine di garantire la complementarietà delle funzioni ed il razionale utilizzo della capacità produttiva disponibile.

Relativamente alle nuove Aziende ospedaliere-universitarie di Cagliari e di Sassari, l'elaborazione del piano di riorganizzazione interna dei reparti di degenza verrà fissata nell’ambito dell’attuazione del protocollo di intesa tra la Regione Sardegna e i due atenei.